Not Mixtape #7: Iperoggetti
Iperoggetti, il saggio su «Filosofia ed ecologia dopo la fine del mondo» di Timothy Morton, è un libro zeppo di suoni. Morton ricorre spesso a esempi presi dal mondo della musica per descrivere l’esperienza estetica ai tempi dell’Antropocene, e se è vero che una delle ispirazioni per il titolo viene da un brano come Hyperballad di Björk, stupisce poco che i due siano anche finiti a collaborare (il lungo scambio tra Björk e Morton lo trovate qui). Non bastasse, le teorie Morton hanno di recente ispirato una nutrita schiera di musicisti, gruppi musicali e progetti interessati al rapporto tra suono e ambiente. Cosa c’è di meglio quindi che entrare nel visionario (e viscoso) mondo di Iperoggetti attraverso un apposito mixtape?
Nella selezione che segue, trovate sia diversi tra i nomi citati dallo stesso Morton tra le pagine di Iperoggetti, sia alcuni tra i protagonisti della recente ondata di elettronica «ecofuturista» che proprio a Morton guarda come stimolo e fonte di ispirazione. Dal black metal al minimalismo storico, dal grime strumentale alla musica improvvisata, dallo schoegaze all’inevitabile Björk, quella che segue è una prima, parziale colonna sonora del mondo strano e psichedelico descritto dal filosofo inglese (ma residente negli USA) nel suo testo più noto, citato e celebrato. Buon ascolto!
Tracklist
Björk – «Crystalline
Francisco López – «La Selva»
My Bloody Valentine – «Soon»
Eliane Radigue – «Biogenesis»
Pierre Boulez – «Repons (Coda)»
Wolves In The Throne Room – «Vastness and Sorrow»
AMM – «Later During A Flaming Riviera Sunset»
Angelo Badalamenti – «Love Theme From Twin Peaks»
La Monte Young – «The Well Tuned Piano»
John Cage – «Sonata V»
Visible Cloaks – «Place»
Fis – «Seapr»
Tropical Interface – «Eco Bot»
J.G. Biberkopf – «Spirit»
Music For Plants – «First Contact»